Come promesso eccovi le prime ricette di dolci natalizi e non potevo che iniziare con il dolce tipico del Cilento, essendo Battipaglia proprio sul confine.
Le pasticelle sono un dolce che assolutamente non è napoletano, infatti, nei miei tanti anni di vita a Napoli per l'università, non le ho mai trovate.
Chiaramente la ricetta non varia da paese a paese, ma proprio da casa in casa, e quindi quelle che vi scrivo sono le pasticelle di casa mia.
Essendo un dolce fritto e ripieno, vi do' le dosi del ripieno interno che è da preparare un po' in anticipo.
Prendete 1 kg di castagne di buona qualità, le sbucciate a crudo e le mettere a cuocere in abbondante acqua con un pizzichino di sale e qualche foglia di alloro, fino a lessarle completamente.
Lasciatele intiepidire e privatele dell'ultima pellicola che le avvolge: alla fine di questo procedimento dovrebbe essere molto facile levare questo ultimo strato color vinaccia, che sicuramente vi avrà colorato di bordeux l'acqua di cottura e un po' anche le castagne...tranquilli...tutto normale!
Ancora tiepide schiacciatele con lo schiacciapatate oppure, se avete una trafila per il macinato fatelo con quella, riducendo in purea le castagne.
A questo punto aggiungete 1 kg di zucchero, 1 kg di cioccolato fondente sciolto in microonde o a bagnomaria, un profumo di liquore (noi mettiamo la Strega ma andrebbe bene anche il rum) 1 bicchiere di latte, caffè (fate 2 caffettiere da 4 tazze e aggiungete in caffè non troppo caldo).
Da questa ricetta casalinga, io ho fatto delle varianti, che hanno ottenuto risultati migliori non tanto nel gusto, quanto nella consistenza dell'impasto.
Io non metto il latte, ma al suo posto, su un chilo di castagne aggiungo 750 gr di purea di pere cotte.
Mettete a raffreddare questo composto, io lo inserisco nelle sacche da pasticciere e lo faccio raffreddare al loro interno.
Passiamo alla pasta: mettete nell'impastatrice 1 kg di farina 00, 3 uova, 1 tuorlo, 70 gr di zucchero, 150 gr di burro, un profumo di liquore sambuca, 1 bustina di lievito, un profumo di scorza di arancia grattuggiata.
Impastate il tutto utilizzando lo spumante che renderà l'impasto fritto molto croccante e otterrete un panetto della consistenza di una pasta frolla, molto profumato; fatelo riposare in un luogo fresco per almeno mezz'ora, nel frattempo vi preparerete una postazione ai fornelli per friggere.
Prendete la pasta e stendetela in una striscia molto sottile e spennellatela di uovo; fate dei piccoli spuntoncini di impasto lungo la sfoglia della grandezza di una noce o poco più e infine stendete sopra la prima, una seconda sfoglia che ricopra il tutto. Il procedimento è lo stesso dei ravioli!
Premete bene con le mani intorno al ripieno facendo aderire le due sfoglie e coppate con un disco tagliapasta ciascuna pasticella creando un piccolo "ufo".
Fate in modo che intorno al ripieno vi resti un po' di spazio per fare la classica lavorazione a dentini tipica di questo dolce.
Io ho uno strumento apposito che forma a raggiera dei piccoli taglietti su tutta la superficie esterna del dolce, ma voi potete fare anche con un coltello senza seghetto.
A questo punto, con una grande pazienza, piegate un dentino si ed uno no fino a completa chiusura del dolce.
Non resta che friggere le pasticelle, senza far rompere i dentini, aspettare che si raffreddino e decorarle.
In genere vi si cola un po' di miele caldo e lo si decora con le codette di zucchero, ma io adoro spolverarle di zucchero a velo mischiato al cacao e per il mio babbo, anche con un pizzico di cannella.
Provate!
Le pasticelle cilentane!
11:10 |
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